Giovanni Cavazzon
Sorelle mie - P.P.S Editrice – Parma, 1995

MARGHERITA CAGOL

Oggi alla Spiotta fan fuoco
le ceppaie del nocciolo
e i bossoli dirompono
dei pericarpi
Sopra il boschetto nebbie
di tritolo
Lo sfogatello
propaga i suoi tamburi
ricettacoli
tutti i carnosi calibri
e prospera d’incerto
Lo coglierebbe
Mara
per i pitagorici risotti
che cucinava
Alberto
Mara segreta
segregante
segregata
Ogni sorriso clandestino
Le amorose guerriglie abrase
Le corde scompigliate
degli accompagnamenti
Gli èmpiti
rovinati
e le fotogenie
spente le danze
Aperto
divulgato
solo quel volo
dentro al morte armata




MARGHERITA CAGOL (“Mara” 1945 - 1975) – D’origine cattolica e borghese, inizia il suo impegno politico rivoluzionario mentre studia alla Facoltà di Sociologia dell’Università di Trento. Sul finire degli anni sessanta, con Renato Curcio (che sposerà) e con Corrado Simioni fonda il Collettivo Politico Metropolitano (CPM) che diverrà poi, con Franceschini, Moretti, Bonavita e Gallinari le Brigate Rosse. Partecipa alle prime azioni brigatiste (il sequestro Amerio, il sequestro Sossi, l’evasione dello stesso Curcio) utilizzando come base operativa la cascina Spiotta, da lei acquistata per i fine-settimana agrituristici. Proprio alla Spiotta troverà la morte, a due passi dal suo boschetto di noccioli, il 5 giugno 1975, in uno scontro a fuoco con i carabinieri impegnati a liberare l’industriale Vallerino Gancia dal sequestro.
Giorgio Belledi


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