Giovanni Cavazzon
Ritratti

Per alcuni, il ritratto è un ricordo di chi non c’è. Il committente in questo caso vuole ristabilire un contatto con la persona amata e si affida non già ad un fotografo che gli riproduca “in grande” una fotografia, ma ad un pittore che sappia andare al di là della somiglianza fisionomica (che pure necessariamente egli ricava dalla fotografia stessa) e faccia tornare in vita quello sguardo o quel vezzo tanto amati.
La finestra dei ricordi ritrae non soltanto una donna mancata all’affetto dei suoi cari, ma descrive il luogo (il timbro sulla vecchia foto della carta d’identità) e l’albero genealogico (sua figlia andava, da piccola, a giocare sul leoncino e sua madre cuciva dietro a quella finestra, a quel tempo aperta), ovvero descrive il legame e la continuità della vita, nonostante tutto.




La finestra dei ricordi
olio su tavola, cm.80x70 (2002)


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