Giovanni Cavazzon
Baccanti, uva, rose e girasoli

I ritmi cromatici tendono a fondersi e trapassano l’uno nell’altro a creare modulazioni molto dolci, che però esplodono all’improvviso in rossi che diventano infuocati, in profondi neri o ancora in azzurri che si fanno violenti ed energici. Cavazzon, in queste operazioni, dimostra sempre la finezza tecnica dell’esecuzione in opere dal saldo e meditato impianto compositivo; l’artista utilizza sempre le velature a fondamento della propria opera pittorica, per cui, attraverso la sapiente sovrapposizione di vari strati di colore, il dipinto definitivo è vivace, di immediato impatto visivo, ricco di trame e studiati effetti luministici nei riflessi prodotti dalla luce sulla superficie e nelle vaporosità in cui i contorni tendono a sfumare. La scelta dei temi di queste opere si spiega ancora con il fatto che questo artista ricerca da sempre con l’opera il contatto con la vita: i girasoli sono avvizziti, non rigogliosi in campi assolati, ma essi ora portano con sé il seme della vita; la rosa incarna nella sua freschezza la bellezza dell’attimo fuggente; i tralci mostrano un’energia intrinseca da cui si produce il frutto dell’uva.
Domenico De Stefano, da “Cavazzon: l’arte come vita”




Girasole
acrilico su tavola, cm.110x100 (2000)


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