Giovanni Cavazzon
Intorno a Venus

Ho sempre sognato di essere con Schliemann ad esplorare i luoghi evocati dalle danze istoriate sullo scudo di Achille. E Micene tuttora mi affascina, punto di incontro tra storia e mito. E fui sedotto dall’affresco minoico della “sala delle dame” visto su un libro. La grazia e sensualità che esse esprimono mi fece subito andare con la mente verso quelle dame, in carne ed ossa, che erano state capaci di ispirare a tal punto quei pittori. Ancora, andai con la mente a Frine, la cui grazia ed eleganza sono esaltate nell’Afrodite Cnidia, la dea dell’amore di Prassitele.

Così ho immaginato di ripetere l’atto celebrativo di Prassitele dove Frine, da me non vista, offrisse la sua spontanea nudità per permettermi di coglierne a piene mani il frutto di tutta la sua essenza – di donna, di madre, di figlia. Venere sì, ma non solo dea.

Bye-bye Marilyn. Welcome Anna.

Giovanni Cavazzon




In laguna
acrilico su carta incollata a tavola, cm.80x180 (2002) 


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