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Giovanni
Cavazzon |
E poi c'è la parte teatrale: Cavazzon a Parma ha studiato scenografia, si è diplomato in composizione scenografica, quindi ha il senso dello spettacolo, del colpo d'effetto, del teatro, della ambientazione che è illusoria ma che mima la realtà in maniera illusoria, che fa vedere come la realtà sia composta dall'immaginazione - che è quella che sostiene il rapporto percettivo - ma anche dà motivo di realtà originaria. Così abbiamo tre installazioni. Una era stata anticipata ancora in mostre precedenti, ed è una cassa-scultura: ancora appunto il ricordo dei trasferimenti, di queste opere che sono un artificio e che vengono vissute come artificio. Da questa cassa-scultura emerge il profilo dell'artista ritagliato nel legno, quasi in veste di retore o di poeta ellenico e si protende verso il mare di polistirolo, verso un foglio-velario che lascia intuire l'apparizione di una dea. Licio Damiani, dalla presentazione di “Intorno a Venus” |
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