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Giovanni
Cavazzon |
CATERINA
DI CARDONA |
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CATERINA DI CARDONA (1519 - 1577) – Figlia naturale di Raimondo de Cardona, un valoroso generale dell’esercito spagnolo, nacque a Napoli nel 1519. Educata in un convento di francescane, sposò un nobile napoletano anche se era intensamente attratta dalla vita religiosa. Rimasta presto vedova, nel 1557 seguì la principessa di Salerno nel suo ritorno in Spagna e qui entrò alla corte dei principi di Eboli. Fu poi alla corte di Filippo II, dove divenne governante del fratello del re (Giovanni) e del figlio del re (Don Carlos, il controverso personaggio storico che ha ispirato Shiller e Verdi). Fu il bisogno di espiare un fallimento (come pedagoga del figlio del re) a spingere Caterina sulla via dell’ascetismo più crudele? Il fatto è che, dopo aver conosciuto l’eremita padre Pina, fuggì dalla corte e si rifugiò nella Cueva presso il Lucor e qui si chiuse in penitenza, vivendo d’erbe selvatiche e radici crude, maltrattando per otto anni il suo gracile corpo con la frusta e il cilicio al fine di perdere ogni legame, ogni traccia di femminilità, come se questa fosse un impedimento a comunicare con Dio. Perciò, quando le parlarono di “vestizione”, sorrise e chiese un saio da uomo. Fu accontentata. Giorgio Belledi |