Giovanni Cavazzon
Sorelle mie - P.P.S Editrice – Parma, 1995

DAMIA (Maryse Damien

In gola
dai Caldei
l’accordo ti venne
dalle scrutanti ziggurat
l’arrocchita stella
della tua voce d’oriente
Adolescente parigina
nell’étimo dei magi
cogliesti il suono
e quale questua
o digiuno
quale promiscuità
per scendere
al trono
alla festa
della tua fronte
Hai reso ad Isthar
un occidente malazzato
Senza memoria
l’hai cantato per Lei
La guaina nera
il movimento tragica
quella fragranza vitrea
e l’aurea fiera
di peana




DAMIA (1892 - ?) – Damia, nome d’arte di Maryse Damien, nasce a Parigi nel 1892. Figlia di una guardia municipale, orfana di madre, presto divenne figlia della strada, amica delle prostitute e dei suonatori ambulanti. A diciannove anni debuttò come chanteuse nei vari caffè concerto dell’epoca. Durante la prima guerra mondiale abbandonò il consueto costume di scena per adottare la guaina nera. Raggiunse presto la fama col repertorio che andava dalle canzoni sulla ghigliottina a quelle sulla malavita. Con voce rauca e senza timbro, dai toni orientali, cantava un realismo poetico che fu presto imitato anche da Edith Piaf. Di lei esiste un bel ritratto di Christian Berard.
Giorgio Belledi


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