Giovanni Cavazzon
Sorelle mie - P.P.S Editrice – Parma, 1995

CLARETTA PETACCI

Claretta, mia anagòge,
la tua salata estasi
natante
nell’oscurezza
io doppierò
da un capo all’altro
del tuo utero tondo
cassato dal revolver
Con il corredo del tuo impeto
i dedali odierni
rigirerò
slombata dall’amore
in cerca del diacritico
che ti modificò
cerva
accanita
incomoda
l’intendimento




CLARETTA PETACCI (1912 - 1945) – Di famiglia borghese (il padre è archiatra vaticano), giovane moglie di un brillante ufficiale, conosce Mussolini e se ne innamora fino all’idolatria, come e certamente più di molti italiani del suo tempo. Ardente, sentimentale, con un buon talento artistico (dipingeva con delicata vena), costruisce in poco tempo, intorno a quest’amore, una gabbia di assolutezza in cui, deliberatamente, si isola ed imprigiona. Segue il Duce nella disfatta, quindi nella fuga, infine nella morte, che pare la raggiunga nell’atto di difendere con il proprio corpo l’amante.
Giorgio Belledi


.......................................................................................BACK......

.........................................................HOME...................................

...............NEXT.............................................................................