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Giovanni
Cavazzon |
IPAZIA
D’ALESSANDRIA |
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IPAZIA D’ALESSANDRIA (375 d.C.? - 415 d.C.) – Ipazia, figlia del filosofo Teone, si dedicò prima allo studio delle scienze matematiche e astronomiche, quindi alla filosofia rifacendosi a Platone e ad Aristotele. Erede di Plotino, divenne maestra indiscussa del neoplatonismo, che insegnò per vent’anni al Museo d’Alessandria d’Egitto. Chiunque ad Alessandria volesse acquisire cognizioni di filosofia, astronomia, matematica, accorreva dalla casta Ipazia che, mantello sulle spalle, al Museo o nel mezzo della città, divulgava il sapere pubblicamente. Le idee ellenistiche di Ipazia, per il loro contenuto pagano e matriarcale, contrastavano con quelle della nuova religione cristiana propagandate da Cirillo. Il partito degli episcopi la punì dandole una morte ignominiosa. La trascinarono sino alla chiesa e qui, strappate le vesti, la uccisero a colpi di coccio. Dopo averla fatta a pezzi, cancellarono ogni traccia col fuoco. Giorgio Belledi |