Giovanni Cavazzon
Sorelle mie - P.P.S Editrice – Parma, 1995

LADY GODIVA

Nella greggia camera
affumata dai doppieri
Godiva ha sete
È siccità sullo specchio
Più fondo dell’orrido stilla
mefitiche celle
strettoie ragnose

Decrepita l’ancella senza labbra
le porge una scodella che vacilla
e le snoda una treccia
mentre Godiva beve
l’acqua dolceamara
del suo pozzo fangoso

Cala un’altra serpe di capelli
e si scompiglia fulva
sul pavimento oscuro

Silenzio di torri merlate
di sale
di chiostri
e l’eco mortifera
dei gong di una guerra
di tanfo d’intrugli dissolti
di sterco e soldati
di vasi e ferraglie
di bende, di carni essiccate

Il pettine d’argento s’impiglia fra le ciocche
nel suo riandare adagio
e l’ocra di vesti notturne
stropicciano crocchie ginocchia di serva

I meli s’imbrividano
Sbiava del tutto la luna
È lo stridulo gallo
Un calpestìo, una folata
Un nitrito

Godiva si dondola e ghigna

Cavalca la Donna allo specchio bizzarro
l’irragionevole Storia

È l’alba della Strega



LADY GODIVA (1040 - 1080) – Moglie di Leofric, conte della Mercia, Godiva visse tempi calamitosi di guerre e carestie. Per alleviare le pene dei più umili, la sua pietà la spinse a fondare un monastero e a cercare d’indurre il marito ad attenuare l’onere delle tasse che opprimevano i cittadini di Coventry. Il conte Leofric, esasperato dalle incessanti richieste della moglie, dichiarò che avrebbe acconsentito a quanto lei bramava solo se avesse cavalcato nuda attraverso l’affollato mercato. Lady Godiva vinse la sfida cavalcando, sì, nuda, ma salvando il proprio pudore perché i lunghi capelli rossi le coprivano il corpo. Ronulf Higden, nel suo Polichronicon, racconta di come Godiva riuscì a liberare la città di tutte quelle tasse, salvo quelle sui cavalli, forse perché proprio un cavallo era stato l’involontario suo complice. Col tempo fiorirono altre leggende. Si dice che Lady Godiva chiese ai suoi sudditi di restarsene chiusi in casa nell’ora della cavalcata e che tutti ubbidirono. Si narra anche che chi intravide le sue nudità fu accecato o ucciso. Comunque, il gesto di Lady Godiva, la visione di una donna nuda dai lunghi capelli che cavalca nella città deserta, è rimasto nell’immaginario popolare. Dal 1678 ad oggi, alla fiera di Coventry, si ripete una processione in onore di Lady Godiva, rievocazione dal sapore stregonico. Giorgio Belledi


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