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Giovanni
Cavazzon |
LADY
GODIVA |
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LADY GODIVA (1040 - 1080) – Moglie di Leofric, conte della Mercia, Godiva visse tempi calamitosi di guerre e carestie. Per alleviare le pene dei più umili, la sua pietà la spinse a fondare un monastero e a cercare d’indurre il marito ad attenuare l’onere delle tasse che opprimevano i cittadini di Coventry. Il conte Leofric, esasperato dalle incessanti richieste della moglie, dichiarò che avrebbe acconsentito a quanto lei bramava solo se avesse cavalcato nuda attraverso l’affollato mercato. Lady Godiva vinse la sfida cavalcando, sì, nuda, ma salvando il proprio pudore perché i lunghi capelli rossi le coprivano il corpo. Ronulf Higden, nel suo Polichronicon, racconta di come Godiva riuscì a liberare la città di tutte quelle tasse, salvo quelle sui cavalli, forse perché proprio un cavallo era stato l’involontario suo complice. Col tempo fiorirono altre leggende. Si dice che Lady Godiva chiese ai suoi sudditi di restarsene chiusi in casa nell’ora della cavalcata e che tutti ubbidirono. Si narra anche che chi intravide le sue nudità fu accecato o ucciso. Comunque, il gesto di Lady Godiva, la visione di una donna nuda dai lunghi capelli che cavalca nella città deserta, è rimasto nell’immaginario popolare. Dal 1678 ad oggi, alla fiera di Coventry, si ripete una processione in onore di Lady Godiva, rievocazione dal sapore stregonico. Giorgio Belledi |