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Giovanni
Cavazzon |
Spesso in queste opere si può leggere un atteggiamento di sottile ironia (o di autoironia), che rivela da parte dell’artista una sorta di narcisismo e di autocompiacimento. Essa può volgersi non solo verso il quotidiano, ma anche verso l’antichità classica, dal momento che in Cavazzon lo studio dell’antico è sempre dotato di una forte carica di attualità e non diventa mai semplice modello da imitare esclusivamente nelle forme armoniosamente proporzionate, nello spazio armonico e unitario, nello studio dei canoni proporzionali e nelle eleganti cadenze lineari. Domenico De Stefano, da: “Cavazzon: l’arte come vita” |
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